Il 13 Maggio, dopo tanta attesa e aspettative, abbiamo visitato lo stabilimento della Carpigiani. All’ingresso c’è la statua di una atleta che salta, e subito ci si chiede cosa centri con il mondo del gelato (in realtà c’è una targhetta sotto la statua…ma nessuno l’ha letta). Poi ci hanno spiegato che essa rappresenta Ondina Valla, prima donna italiana a vincere la medaglia d’oro alle olimpiadi, e racchiude appieno lo spirito che da sempre Carpigiani vuole avere: entusiasmo e slancio verso il mondo e verso il futuro.
Entrati abbiamo visitato il “Gelato Museum”, perché per quanto possa sembrare strano, anche il gelato ha una storia plurimillenaria! Non è una sala molto grande, ma la sua efficacia é immediata!
Giá gli uomini di 74000 anni fa si deliziavano con un proto-gelato (neve e frutta), nel Rinascimento Cosimo Ruggieri, a servizio di Caterina De Medici, ideò un dolce ottenuto grazie al raffreddamento di una miscela. Attraverso innumerevoli tappe, si giunge ai fratelli Bruto e Poerio Carpigani; l’uno inventa una macchina per i gelati artigianali automatica, l’altro la diffonde, determinandone il successo internazionale. Da questo momento il museo diventa una celebrazione totalmente dedicata all’ evoluzione delle macchine Carpigiani.
In compagnia di un simpatico ragazzo, di cui purtroppo il nome ci sfugge, abbiamo avuto l’onore di vedere le linee produttive dell’azienda. Si tratta di onore perché è riservato a pochi fortunati, tra cui noi, infatti non è possibile effettuare foto e video, data la privacy.
Un ultimo incontro é stato con Valentina Foglia, che ci ha parlato di competenze tecniche (quelle che ci mancano…) e umane, essendo infatti responsabile dei rapporti umani alla Carpigiani.
Finito il nostro avventuroso tour, é arrivata la parte più bella…L’assaggio del gelato!!! Vi assicuriamo che era buono! Infatti vi invitiamo ad assaggiarlo nella gelateria Carpigiani, accanto allo stabilimento dell’azienda, ad Anzola dell’Emilia.