L’inizio di una nuova avventura

Il giorno 30 Maggio 2016 è iniziato ufficialmente il nostro percorso di alternanza scuola-lavoro all’azienda Carpigiani, esperienza che ci sta affacciando sul mondo del lavoro e ci sta facendo conoscere l’importanza della struttura di una multinazionale, dal marketing fino ad arrivare al management.

Durante la giornata ci sono stati presentati dal signor Jamil Chaseab e da altri lavoratori dell’azienda i principi di base di produzione del gelato, la macchina artigianale ed i suoi componenti ed infine le norme igieniche nella fabbricazione del gelato, elementi fondamentali che rendono l’azienda Carpigiani leader mondiale nella produzione del gelato. Ma andiamo con ordine!

Innanzitutto ci è stata resa nota la semplicità della ricetta del gelato. Quest’ultimo è infatti costituito da una miscela liquida, da freddo e da aria. Per arrivare ad una base bianca servono 1l di latte, 260g di zucchero, 100g di panna e 50g di base lattica. Da questa base bianca, nota maggiormente come fior di latte, derivano poi tutti gli altri gusti del gelato. Per esempio, se si vuole ottenere il gusto pistacchio bastano semplicemente 1kg di base bianca e 100g di pasta di pistacchio.

Successivamente, siamo passati al punto forte dell’azienda Carpigiani, la macchina artigianale del gelato. Questa macchina è costituita da due elementi fondamentali: un pastorizzatore e un mantecatore.

 

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Il pastorizzatore

Il pastorizzatore (Pastomaster RTL) è formato da degli spigoli arrotondati che conferiscono una buona prevenzione antinfortunistica, da una pulsantiera e da un display di facile lettura e interpretazione e da una pompa scambiatrice. Ha  il compito di miscelare, riscaldare e raffreddare.

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Il mantecatore

Il mantecatore (Labotronic RTL) è invece costituito da un design ergonomico, degli spigoli arrotondati, un cilindro monolitico, un agitatore senza albero centrale, uno scivolo estraibile e una bocca di scarico del gelato maggiorata. Molto importante è la funzione dell’agitatore senza albero centrale che assicura un perfetto funzionamento del mantecatore grazie ai suoi pattini raschianti autoregolanti.

Il signor Jamil Chaseab ha poi voluto ribadire la facilità dell’uso della macchina artigianale che grazie ad una tecnologia H.O.D., premendo un unico pulsante, avvia la mantecazione del gelato controllando costantemente la sua solidità.

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Il sistema H.O.M, un precursore dell’H.O.D

Infine, un dipendente dell’azienda ci ha spiegato che per fare un buon gelato è molto importante la sua sanitizzazione, ovvero l’eliminazione dello sporco e la riduzione al minimo del numero dei batteri.  Tutto ciò avviene grazie all’ H.A.C.C.P. (Hazard Analysis and Critical Control Points), un sistema di autocontrollo igienico che ogni operatore nel settore della produzione deve mettere in atto al fine di garantire l’igiene delle macchine e del gelato.

E, ovviamente, non è potuto mancare l’assaggio del gelato che ha confermato le nostre aspettattive e la bontà unica del gelato Carpigiani. Ma la vera notizia che “delizierà” tutte le nostre giornate di alternanza è che avremo a disposizione una macchina del gelato soft grazie alla quale potremo mangiare quanto gelato vorremo. Di fatto che la classe abbia consumato più di 60 gelati dopo soltanto una giornata non è sicuramente un caso, ma la conferma della perfezione nella produzione del gelato raggiunta da Carpigiani.

2 risposte a "L’inizio di una nuova avventura"

  1. Parlando di impianti frigoriferi abbiamo finalmente capito che la termodinamica studiata a scuola serve a qualcosa di concreto!
    … lacrimuccia di commozione…

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