Agli Egizi e Romani seguirono diversi anni dopo, nel X secolo d.C. gli Arabi. Fu un periodo di grande espansionismo per questa popolazione che riuscì ad importare in Italia, così come in altri luoghi, la canna da zucchero, che cresceva fiorente sui terreni persiani.
Lo zucchero era infatti l’ingrediente principale per il sorbetto, per crearlo però erano indispensabili altri due elementi: il sale e la neve, abbondanti in Sicilia grazie alle coste e ai monti, oltre all’Etna.
Il sale e la neve, dopo essere stati raccolti, erano posti attorno a dei contenitori azionando così un processo endotermico che ne raffreddava il contenuto.
Dentro a questi contenitori, oltre allo zucchero (ingrediente già citato), si aggiungevano acqua, frutta, erbe e spezie e poco altro.
La più grande differenza che sta tra il sorbetto e il gelato è negli ingredienti, nel gelato infatti tra gli essenziali c’è il latte, mentre il sorbetto è allungato semplicemente con l’acqua.
Questa invenzione araba si diffuse velocemente in Sicilia e poi in Italia, e anticamente veniva chiamata Sharbat/Sherbet o Sorbet. Oggi sulle nostre tavole dopo abbondanti cene ci piace rinfrescarci con un dolce sorbetto o un gelato, senza accorgerci che sono tra loro parenti.