Antiossidanti in tavola

Giovedì 25 Maggio, in attesa della fine della scuola, ci siamo dati da fare nel laboratorio di scienze del nostro istituto; a guidarci nell’esperienza c’erano Giuliano ed Andrea, due ragazzi provenienti dalla Fondazione Golinelli.

Il tema della giornata erano gli antiossidanti e i radicali liberi, il collegamento di questa attività con la nostra alternanza scuola-lavoro non è così intuitivo ma nulla è stato lasciato al caso, l’analisi e la conoscenza approfondita dei cibi è infatti un dettaglio molto importante che si ricollega alla filiera del gelato percorsa l’anno passato.

Giovedì abbiamo quindi trascorso l’intera mattinata in laboratorio, nelle prime due ore abbiamo potuto seguire una lezione teorica supportata da alcune diapositive.

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Giuliano ha introdotto l’analisi degli antiossidanti parlando dello spettro elettromagnetico, in esso vi è un piccolo intervallo, tra i 750nm e i 400nm, che noi siamo in grado di vedere, chiamato luce. La luce può scomporsi nei colori visibili. Le onde elettromagnetiche quando colpiscono un corpo sono in parte assorbite e in parte riflesse, le onde che vengono riflesse sono i colori che noi vediamo su quell’oggetto. Un esempio che ci ha fatto la nostra guida è stato quello delle piante, nelle piante è presente la clorofilla, pigmento in grado di assorbire tutte le lunghezze d’onda dello spettro visibile tranne quelle del verde, che vengono riflesse, di conseguenza noi vediamo le foglie verdi.

A questo punto ci è stato introdotto il concetto di “ASSORBANZA“, che consiste nel rapporto tra la luce riflessa e la luce assorbita da un determinato campione. La legge che determina l’assorbanza è chiamata “di Lambert Beer”, mentre lo strumento di analisi quantitativa dell’assorbanza è lo spettrofotometro.

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Dopo questa introduzione Giuliano ci ha finalmente chiarito le idee sugli antiossidanti. Gli antiossidanti sono sostanze in grado di cedere elettroni, e sono stati sviluppati dalla natura per proteggerci dall’azione di numerosi composti di ossigeno presenti nella nostra atmosfera, che tendono invece a strappare elettroni.

La spiegazione ha poi trattato i danni prodotti dai radicali liberi e i fattori che favoriscono la loro produzione, per poi concludersi con la lista dei principali antiossidanti, quali vitamina C, A, E, ecc.

Successivamente ci siamo messi all’opera esaminando alimenti di uso quotidiano. Il materiale usato comprendeva numerose micropipette, delle provette e lo spettrofotometro mentre le sostanze usate sono state il Trolox (sostanza che facilita le misurazioni con lo spettrofotometro) e campioni di cibi antiossidanti, come vino, succhi di diversi tipi, birra, cocacola, ecc.

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Abbiamo quindi determinato l’attività antiossidante degli alimenti a nostra disposizione, il più antiossidante è risultato il vino rosso, che va consumato però con attenzione. Sicuramente proveremo a proporlo come nuovo gusto di gelato!

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